Le organizzazioni confederali e dei pensionati Cgil, Cisl e Uil, il municipio III di Roma e la Asl si sono riuniti ieri per esaminare le problematiche dei servizi sanitari, dell’integrazione socio-sanitaria e della prevista istituzione della Casa della salute di via Lampedusa. A termine dell’incontro le parti hanno condiviso la necessità di avviare un percorso comune tenendo conto dell’ampia estensione del territorio municipale, che registra una popolazione di oltre 205 mila abitanti con una percentuale di ultra sessantacinquenni superiore al 25 per cento. In una nota, la Cgil di Rieti, Roma est Valle dell’Aniene, la Cisl di Roma Capitale e Rieti e la Uil del Lazio spiegano che tra le criticità sottolineate dai sindacati ci sono l’insufficienza delle risorse umane e finanziarie, sia della Asl che dei servizi sociali comunali, la carenza di strutture ospedaliere e sanitarie del territorio, in particolare per la medicina territoriale e di prossimità, la necessità di attuare pienamente la legge regionale 11/2016 sulla integrazione socio-sanitaria. In questo contesto presso via Lampedusa è funzionante sia punto unico di accesso che un’unità di cure primarie, anche pediatrica, con medici di medicina generale mentre il segretariato sociale, presso la sede municipale di via Fracchia, è aperto a orari settimanali ridotti, in attesa dell’espletamento del bando specifico.
Per questo è importante realizzare la Casa della salute, accelerando i piani di ristrutturazione del fabbricato di via Lampedusa e attuare una riorganizzazione per la presa in carico dei pazienti affetti da malattie croniche come scompensi cardiaci, malattie dell’apparato respiratorio, diabete e così via. Tra le decisioni assunte nel corso della riunione quella di realizzare un’assemblea pubblica al termine del primo lotto di ristrutturazione di via Lampedusa; di dedicare uno specifico incontro alle problematiche delle liste d’attesa delle prestazioni sanitarie; di affrontare con il contributo della neo-istituita consulta degli anziani il tema dell’informazione sui diritti alle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie e sulla prevenzione; di esaminare la possibilità di realizzare un servizio ambulatoriale presso quartieri a ridosso del raccordo anulare.