Dal primo febbraio sarà possibile per le persone con età pari o superiore ad 80 anni prenotarsi sul portale SaluteLazio per effettuare il vaccino anti Covid. Basterà inserire il codice fiscale e scegliere uno dei 100 punti di somministrazione diffusi su tutto il territorio regionale. Automaticamente sarà prenotata anche la seconda dose, sempre nello stesso punto di somministrazione. In alternativa, sarà possibile rivolgersi al proprio Medico di Medicina Generale per la vaccinazione, che sarà direttamente cestista dal medico e la somministrazione avverrà presso il suo studio.
Le somministrazioni potranno essere eseguite a partire dall’8 febbraio.
Sul vaccino abbiamo in programma per venerdì 29 gennaio, alle ore 17:00, un seminario informativo, che andrà in diretta sui canali social della Camera del Lavoro, a cui porteranno un loro contributo il Professor Aldo Morrone, Direttore Scientifico IFO, il Dottor Giuseppe Nocita, Direttore f.f uoc cure primarie Distretto 6 asl Roma 2 e il Dottor Ruggero Mango Direttore uoc Casa della Salute IV distretto e a cui sono stati invitati direttori distretti 2 e 3 della ASL Roma 1, dei distretti 4, 5, 6 della Asl Roma 2, la Direzione strategica della ASL Roma 5 e della Asl di Rieti.
Concluderà l’iniziativa Alessandra Romano, Segretaria Generale dello Spi Cgil di Roma e Lazio
Come sindacato dei pensionati, sin dall’inizio dell’emergenza, che ha aggravato le condizioni, abbiamo più volte sottolineato l’importanza di tutelare la salute e la vita delle persone anziane.
A livello nazionale abbiamo chiesto al Governo, insieme a Fnp Cisl, Uilp Uil, una campagna vaccinale seria e veloce che porti il paese fuori dall’emergenza, una legge nazionale sulla non autosufficienza e la riforma della sanità che sono quantomai urgenti e di cui il paese ha estremamente bisogno, sia per la drammatica dimostrazione degli effetti della diffusione del Covid-19 e perché siamo il Paese più anziano d’Europa.
Per uscire dall’emergenza dobbiamo fare anche noi la nostra parte. Aderire alla vaccinazione è una scelta libera e volontaria ma è la strada da percorrere per tornare alla nostra socialità, a non aver paura di stare a contatto con i nostri cari e per, tante anziane e tanti anziani, uscire anche dalla solitudine.