Sono sempre di più i pensionati che, aiutando figli e nipoti, svolgono una funzione fondamentale di ammortizzatore sociale all’interno della famiglia. Per questo allora anche dieci euro in più al mese possono far comodo per sopportare meglio situazioni economiche difficili. Ecco perché è importante controllare la propria pensione alla ricerca dei cosiddetti “diritti inespressi”.
Sono tanti i pensionati che non sanno di avere diritto mensilmente a importi maggiori: somme non richieste (come integrazioni al minimo, prestazioni assistenziali, maggiorazioni) dovute ma non versate dall’Inps a causa di errori, calcoli sbagliati o domande mai fatte.
In particolare si tratta di:
– somme o prestazioni che non vengono concesse se non espressamente richieste
– diritti e prestazioni che possono sorgere in un momento successivo alla liquidazione della pensione
Il controllo della pensione è un servizio che lo Spi Cgil offre, insieme al patronato Inca Cgil, a tutti i pensionati italiani. Dal 2013 abbiamo fatto recuperare circa 20 milioni di euro in tutta Italia a tante persone che ne avevano diritto.
COME FUNZIONA IL CONTROLLO DELLA PENSIONE
Basta presentarsi in una nostra sede con il modello ObisM (busta paga del pensionato) se è stato già scaricato dal sito Inps. Altrimenti ci pensiamo noi. Basta portare con sé il numero della propria posizione Inps. I nostri volontari possono verificare, gratuitamente, se nella pensione manca qualche voce importante.
COSA SI PUO’ RECUPERARE ATTRAVERSO IL CONTROLLO
Integrazione al trattamento minimo.
Maggiorazioni sociali della pensione e incremento.
Importo aggiuntivo dell’assegno pensionistico.
Quattordicesima mensilità.
Prestazioni a favore degli invalidi civili.
Assegno al nucleo familiare.
Contatta la sede più vicina o chiama la nostra sede principale per saperne di più al 06 410 3496.